Di seguito la nota di precisazione inviata alla stampa poc'anzi.
Gianluca Aceto, benché sia stato il dominus del debole segretario della Federazione Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista (Giuseppe Addabbo), nel periodo in cui sono stato assessore tecnico al Comune di Benevento indicato da quel partito, non è mai stato mio amico. Non abbiamo mai legato a causa, per quel che mi riguarda, del suo determinato e cinico orientamento ad assimilare le pratiche di governo e sottogoverno del PD e dell’UDEUR, da cui a chiacchiere il PRC diceva di volersi dissociare. Non essendo stato mio amico non è mai stato a casa mia e non sa, dunque, che abito al corso Vittorio Emanuele, n. 39, in un appartamento che affaccia sul Calore all’altezza del ponte Vanvitelli, proprio lì dove sabato mattina sono stati effettuati i lavori oggetto della denuncia di Altrabenevento e delle mie riprese. Dall’ora del caffè, alle 9.00, mi sono accorto che quei lavori procedevano in modo anomalo (ipotizzo anche in violazione delle norme che regolano la sicurezza sui luoghi di lavoro) ed ho iniziato a riprendere.
Come verificabile anche consultando i post del mio account twitter (dici_antonio) (nonché dai file foto e video in mio possesso), i lavori si sono svolti sabato mattina e sabato pomeriggio e sul “cantiere”, contrariamente a quanto sostiene l’Assessore, sono sempre stati presenti solo i due operai al comando dei due mezzi meccanici che hanno operato lo sradicamento ed il “seppellimento” degli alberi e degli arbusti, con conseguente innalzamento del letto del fiume.
Tanto per opportuna precisazione.