11 dicembre 2007, manca poco più
di un mese all’esecuzione dei provvedimenti cautelari restrittivi della libertà
personale di Fausto Pepe, Sandra Mastella ed altri, alle conseguenti dimissioni
di Mastella da Ministro della Giustizia, al ritiro dell’appoggio UDEUR al
Governo Prodi, allo scatafascio che ne consegue ed anche alle mie LIBERE dimissioni
da Assessore.
11 dicembre 2007, dunque, palazzo
Mosti, si riunisce la Giunta e, tra l’altro, approva la delibera n. 278 avente ad
oggetto: PROGETTO “BOTTEGHE ARCOBALENO”. La firma è dell’Assessore Raffaele Del
Vecchio, quello per il cui “piccio” questo Natale godremo (ma non si sa quando,
si spera per Santo Stefano) della natività più bella del mondo (una cosa chic) ma
non avremo manco una lampadina da 5 watt appesa per le strade (una volgare
tradizione popolare).
Cosa decideva la Giunta con la delibera n. 278, che potete leggere cliccando qui? Per dirla
terra terra, come piace a noi, la Giunta decise di prendere la bellezza di € 79.930,00
(settantanovemilanovecentotrenta euri, sic!) pubblici e di metterli in mano,
senza gara, senza selezioni, potremmo dire su valutazione dell’Assessore
(quello chic), alla associazione Rete
Arcobaleno per la realizzazione di una serie di stand e manifestazioni sui
prodotti locali (clicca qui per leggere il programma ufficiale).
Non voglio e non mi interessa esprimere
una valutazione sulla circostanza che una cifra così rilevante (settantanovemilanovecentotrenta
euri) sia stata affidata ad un soggetto senza previa pubblica selezione; mi
interessa di converso ricordare che l’Associazione Rete Arcobaleno è quella che
predica la rivoluzione “DAL BASSO”, quella i cui esponenti spesso si arrogano
il diritto di giudicare chi vive ed agisce “DAL BASSO” e chi invece è richiesto
di dimostrare a cosa ha rinunciato per schierarsi contro la partitocrazia o per
favorire modelli di sviluppo locale autocentrati.
Beh, forse molti avversari della
partitocrazia e del clientelismo non si sono mai fatti finanziare dall’ALTO per
realizzare progetti definiti “DAL BASSO”.
Ho assunto posizioni molto
critiche verso i partiti di sinistra perché ne ho verificato l’ipocrisia; l’attitudine,
cioè, ad usare riferimenti ideologici, lemmi ed immagini retoriche capaci di
suggestionare l’ascoltatore, il cittadino, l’elettore, richiamando una
diversità che non trovava alcuna esplicazione nella pratica di governo (e di
opposizione), in tutto appiattita sullo schema del clientelismo, dell’affarismo
e della gestione del potere.
Analogamente, trovo che la delibera 278
dell’11 dicembre 2007 possa giustificare una posizione critica verso l’Associazione
Rete Arcobaleno, ogni qualvolta un suo rappresentante si erge a giudice dei
comportamenti di terzi, vestendo le gli abiti del profeta del cambiamento “DAL BASSO”.