Sono stato da Manni Noessing in
una mattina di sole del marzo di un anno fa. Dopo 90 km, di cui una quarantina per
valicare il Latemar, arrivo quasi ad ora di pranzo al suo maso sulla “via dei
vigneti”, affacciata sull’Isarco, a mezza costa del monte sopra Brassanone, a circa 600 metri di
altitudine.
Sono territori dove si strappano
lembi di terra alla montagna per coltivare viti eroiche. Avventurandosi per vie
strette e tortuose si percepisce a vista, più che altrove, il sacrificio e la dedizione
che occorrono per allevare le viti; le “kellerei” si scoprono, finalmente, al
culmine di terrazzamenti di vigneti, che appaiono e scompaiono tra un tornante
e l’altro. Bisogna lasciar perdere i navigatori satellitari e lasciarsi guidare,
in silenzio, dai segni della vegetazione e delle coltivazioni.
Manni Noessing si avvale (si
avvaleva, lo scorso anno, ora non so) di un enologo siciliano, me lo ha
raccontato, regalandomi, a margine dei miei modesti acquisti di Veltliner e
Kerner, un Muller Thurgau “ottimo per spaghetti con le vongole”. Il Muller Thurgau non ha intenzione di
produrlo più, preferendo la sfida del Kerner, vitigno di grande vegetazione e
grado alcolico, difficile da governare. (“Interessante il riuscito tentativo di
modificare alcuni aspetti della gestione delle piante, che ha portato ad un
abbassamento del grado alcolico dei vini” - Slow Wine 2011)
Qualche giorno fa ho stappato l’ultima
bottiglia rimastami del Veltliner 2009. Vino
di grandissima struttura aromatica, impressionante al naso, quanto al palato,
lungo. Non mi avventuro nelle descrizioni tecniche (che odio) e nella
decifrazione degli aromi (slow wine ha percepito bene “la pietra e il frutto”),
limitandomi a riferire della dalla persistenza
e della contestuale bella freschezza accompagnata, dolcemente, da una
nota amara, di terra (deve essere la pietra di slow wine), da gran bianco.
Una bottiglia, un’esperienza che
non si dimentica facilmente.
Visitate il sito dell'azienda di Manni Noessing cliccando qui
Veltliner: "uva bianca austriaca detta Gruner Veltliner", questo è tutto ciò che riferisce la "guida ai vitigni del mondo", Slow Food Editore. Non ho trovato molte risorse in rete su questo vitigno. Qualcuno lo paragona ai grandi bianchi d'Alasazia.