giovedì 1 ottobre 2015

Due turisti persi tra le cacche ... un anno fa





Forse è vanità, forse è la soddisfazione sgradevole di riscontrare come il tempo qui a Benevento non passa mai. Le cose non cambiano. Nel maggio 2014 ospitai a Benevento due giornalisti del Corriere della Sera (uno dei due storico caporedattore delle pagine milanesi del giornale). Non volevo farne il nome e non volevo si capisse chi fossero. Cenai con loro al Kresios, a Telese, dopo che ebbero trascorso l'intera giornata a girare la città. Questo è il raccontino che ne trassi e pubblicai su "il Vaglio". 

Almerico accoglie a Benevento due amici architetti, giunti da Padova
A: Buongiorno, benarrivati. Immagino siate stanchi per il lungo viaggio così ho deciso di lasciarvi in libertà per stasera. Se domani volete possiamo fare un giro insieme. Se preferite rimaner soli ho lasciato nella vostra camera il materiale informativo dell’INFO POINT presso cui potete noleggiare biciclette o prendere in uso audio guide. Purtroppo non esiste alcuna guida turistica della città.
Riccardo: Ho la prescrizione di lunghe passeggiate ogni giorno, c'è un parco, una campagna dove posso far qualche chilometro?
A: beh, c'era un parco archeologico in cui poter fare lunghe camminate. Inaugurato nel 2008 ma è fuori uso: non erano previste idonee opere idrauliche ed al primo acquazzone è rimasto allagato. Versa in stato di abbandono e degrado. Ufficialmente è chiuso ma in realtà la recinzione è stata violata in più punti, potete provare ad entrare ma ti ripeto è uno scempio. In ogni caso potete far qualche “vasca” su e giù per il corso principale. C'è la chiesa di santa Sofia che fa parte del patrimonio dell'umanità UNESCO, potreste visitarla.
Bartolo: vada per la passeggiata per il corso. Dove possiamo fermarci per una buona colazione?
A: ehm, ah, eh...... la colazione la servano ottima nel vostro albergo. C'è un bar, poi, che fa un gustoso caffè alla nocciola ma per una colazione con cornetti e brioche proprio non saprei dirvi.

La coppia di amici viaggiatori affronta la città e lunghe passeggiate, attraversando Benevento dalla Madonna delle Grazie all'ospedale civile.

La sera a cena insieme prosegue la discussione. Evidentemente lungo il percorso i due hanno incontrato persone, discusso con passanti, commercianti, cittadini.

B: ma questa è una città piena di cani. Amate molto gli animali?
A: beh, non saprei, è la prima volta che sento un commento simile o vuoi riferirti ironicamente al randagismo?
R: credo che Bartolo voglia piuttosto riferirsi alle cacche!!!!!
B: in effetti ho notato che, appena fuori dal corso principale, andando nei vicoli oppure oltre, verso quel viale dove ci sono i campi da tennis, bisogna zigzagare per evitare di calpestare cacche di cani. Magari lo fate apposta perché poi il Comune faccia un piano speciale di pulizia, ricorrendo a qualche ditta amica.
A: in effetti proprio per i prossimi giorni il Presidente dell'azienda comunale che si occupoa dello spazzamento ha annunciato l'avvio di un piano straordinario per la pulizia. Non si tratta di chiamare una ditta quanto dei lavoratori interinali, forse e di chiedere qualche euro in più al Comune. Non so. Ma probabilmente l'idea è quella.
B: si, certo. I politici sfruttano ogni occasione per le loro basse pratiche ma è pur vero che c'è una questione che chiamerei di civismo!!!
A: hai ragione.
R: Senti, mi hanno detto che per camminare devo andare all'Agrario, ma dov'è?
A: è un po' lontano dal vostro albergo.
R: potremmo prendere un taxi. Ma cos'è una pista, un percorso?
A: no. È una zona in periferia, dove c'è una strada che scorre attraverso una bellissima campagna. Zona San Cumano. C'è anche un allevamento di bufale che produce, talora, ottime mozzarelle.
R: ah, pensavo ci fosse un percorso organizzato.
B: siamo stati in villa stamane. Bella, anche se c'è ne avevano parlato male. Abbiam sentito solo lamentele.
R: si, è vero. Mi pare prevalga un atteggiamento involuto, senza speranza, un po' depresso. Non c'è entusiasmo.
A: hai ragione. Ma questa è la città che ha avuto il Sindaco arrestato più volte è sottoposto alla misura dell'obbligo di firma. Un'onta. Ogni speranza è stata tradita.
B: capisco.
R: si ma basta con l’alibi della politica. Innanzitutto perché il Sindaco lo avete eletto voi e poi bisogna darsi da fare. Nel nord est son partiti dal nulla. Erano la terre delle donne a servizio. Mia nonna, Veneta, era a servizio in Lombardia. Si son risollevati piano piano, rimboccandosi le maniche.
A: ad ogni modo, comunque sia, beviamoci su.

R e B: Non ci affliggere con l’aglianico, Falanghina please.