lunedì 17 gennaio 2011

Benevento non puà essere ancora mortificata da corruzione emalaffare

A Benevento negli ultimi trent’anni si è discusso molto di sviluppo, di tutela dell’ambiente, di qualità della vita, di trasparenza dell’azione amministrativa e di partecipazione dei cittadini alla vita politica.

Le amministrazioni comunali hanno presentato numerosi progetti su tali argomenti ed hanno ricevuto moltissimi finanziamenti regionali, nazionali ed europei, che in parte non sono stati utilizzati o sono stati compromessi per la loro gestione clientelare.

Tranne poche opere pubbliche portate a termine, infatti, non c’è stata la riqualificazione dei quartieri, non è stato recuperato e valorizzato il centro storico, non ci sono i parchi fluviali e gli impianti di depurazione. Sono spariti i progetti per la valorizzazione dei prodotti agricoli, la salvaguardia dei beni culturali e lo sviluppo delle attività turistiche, culturali e commerciali.

Il piano per la mobilità e quello per il trasporto pubblico, costati altre centinaia di migliaia di euro, non servono a nulla, mentre aumentano il traffico, l’inquinamento dell’aria e le tariffe per i parcheggi.

Sono cresciuti, invece, i tributi e le tasse locali senza giustificazioni credibili (TARSU 2009) mentre gli strumenti di trasparenza e partecipazione si sono ridotti a qualche contributo per Comitati di Quartiere compiacenti.

E’ cresciuta anche la disoccupazione e contestualmente la delusione dei giovani che assistono impotenti alla gestione clientelare dei pochi posti di lavoro disponibili (concorsi AMTS e Comune di Benevento).

E’ cresciuta soprattutto la corruzione che oramai è diventata regola nella gestione degli enti pubblici con l’intreccio perverso di interessi politico-affaristico e malavitosi che mortificano la città e qualunque aspirazione di vita civile e democratica.

Le forze politiche ed a volte “le famiglie” interne ad alcuni partiti, di fronte a tale disastro di cui sono in gran parte responsabili, continuano a contrapporsi, oramai senza ritegno, solo per dividersi incarichi e posti di potere.

Da anni siamo impegnati a contrastare abusi e malaffare, spesso da soli, ma prossimamente organizzeremo incontri ed assemblee per discutere con i cittadini onesti anche delle prossime elezioni comunali, per dotare la città innanzitutto di “buona amministrazione”, condizione indispensabile per lo sviluppo civile di questa comunità.

Firmato:

Gabriele Corona, Vincenzo Fioretti, Francesca Maio, Antonio Medici, Alessandra Sandrucci, Maurizio Zeoli, Alberto Zollo,