E’ prevista per domani, 22 gennaio, la seconda riunione dei partiti del centrosinistra per decidere il programma e il candidato sindaco a Benevento, ma si tratta solo di una messinscena. Nel primo incontro di sabato scorso, infatti, i rappresentanti del Partito Democratico, dell’API, di Italia dei Valori, Sinistra e Libertà e Rifondazione Comunista, hanno fatto finta di ragionare di politica ma in realtà attendono le decisioni che solo alcuni prenderanno altrove. La discussione che neppure per finta accenna ai programmi, riguarda solo la ricandidatura del sindaco in carica. Una parte del PD vorrebbe confermare Fausto Pepe e per fare questo tenta di dimostrare, contro ogni evidenza, che l’amministrazione in carica ha raggiunto ottimi risultati. Un altro pezzo dello stesso partito sostiene che l’amministrazione ha lavorato benissimo, ma l’attuale sindaco non può essere ricandidato per motivi che rimangono misteriosi. Alcuni altri dirigenti del PD pensano che Fausto Pepe non va bene perché non è gradito alla destra di Pasquale Viespoli. Tutti i dirigenti Democratici hanno dimenticato Carmine Nardone che pure milita in quel partito e che ora da solo si impegola in accordi contorti e pericolosi.
I dirigenti provinciali di Italia dei Valori bocciano la ricandidatura del sindaco in carica perché non ha amministrato insieme e nell’interesse dei partiti che lo hanno sostenuto. Argomento davvero incredibile se si tiene conto che quella forza politica per i “valori” che dice di voler rappresentare, dovrebbe contrastare il tentativo costante dei partiti di condizionare per propri interessi clientelari, la gestione amministrativa degli Enti Locali.
L’API non sa ancora se gli conviene stare nel centrosinistra o nel terzo polo; Rifondazione Comunista aspetta e spera che si facciano le primarie oramai passate di moda; SEL vorrebbe capire innanzitutto se esiste ancora la coalizione di centrosinistra visto che il PD nazionale corteggia il terzo polo di API- UDC – FLI come ha fatto qualche dirigente locale che ha condiviso con Pasquale Viespoli le salcicce e il sogno di un accordo innaturale.
I partiti di centrosinistra non sono riusciti neppure ad adottare il “codice etico” perché sarebbe uno sfacelo. Del resto il PD non ha neppure sospeso dall’incarico Fabio Solano, coinvolto nella truffa “operazione Malta” e che, cautelativamente, in attesa del giudizio, dovrebbe almeno lasciare il direttivo cittadino di quel partito e il Collegio sindacale dell’AMTS.
Intanto il “confronto” nel centrosinistra si sviluppa sulla stampa locale e nasconde messaggi cifrati per fare da contorno alla trattativa vera tra Fausto Pepe, già di fatto ricandidato sindaco, e Del Basso De Caro sulle poltrone da assegnare per garantire le consorterie politiche ancora di più a danno della corretta amministrazione.
In attesa che la sinistra si decida a discutere di programmi e “buon governo” e che all’interno di Italia dei Valori qualcuno si ricordi della lotta per la legalità, noi ribadiamo il giudizio negativo sulla Giunta guidata da Fausto Pepe e confermiamo la volontà di dar vita ad una lista contro la corruzione e il malaffare insieme ai rappresentati di altri movimenti o semplici cittadini.
Firmato: Gabriele Corona, Vincenzo Fioretti, Francesca Maio, Antonio Medici, Alessandra Sandrucci, Maurizio Zeoli, Alberto Zollo.