Fahrenheit 451è un film diretto da Francois Truffaut uscito in sala nel 1966.
La sceneggiatura è basata sull'omonimo romanzo di Ray Bradbury del 1953 (pubblicato all'epoca con il titolo I giorni della Fenice).
TRAMA
In un ipotetico paese è assolutamente proibita la lettura dei libri, in quanto questi snaturano i fatti, abbelliscono la realtà, costringono alla riflessione e impediscono alla gente di essere felice. Il capitano dei vigili del fuoco, ai quali è affidato il compito di scovare i libri, bruciarli e castigare i colpevoli, tiene in particolare considerazione Montag, il più solerte dei suoi subalterni. Ma questi, che nella moglie Linda trova un evidente modello della spersonalizzazione prodotta dal sistema del quale egli stesso è un difensore, incomincia a dubitare della validità del suo operato quando incontra casualmente Clarissa, una giovane istitutrice, la quale risveglia in lui il naturale desiderio di sapere e di conoscere. A poco a poco Montag, dopo aver incominciato a nascondere libri ed a leggerli, riconquista il dominio della propria mente: ma, tradito da Linda, viene condannato a distruggere la sua casa ed i suoi libri. Allora si ribella, uccide il suo comandante e si rifugia nei boschi, dove alcuni uomini vivono in comunità imparando a memoria il contenuto dei libri, decisi a tramandare ai posteri queste opere di valore universale.
COMMENTO
“Il domani di Truffaut e dello scenografo Syd Cain è quasi identico all'oggi di tutti noi, anzi, per alcuni aspetti è più simile alla settimana scorsa: accanto a mobili funzionali ad anonimi quasi "alla Ikea" troviamo anticaglie da bazar, come il telefono e, ancora più notevole, l'autopompa dei pompieri, vero pezzo da museo. Anche solo da questi semplici elementi emerge con chiarezza l'intento principale del regista, vale a dire una riflessione su ciò che rischiamo di divenire.”
Nella futuristica società rappresentata da Truffaut nel 1966 sulla scorta del romanzo di Ray Bradbury del 1953 “Gli anni della Fenice”, (che somiglia molto alla nostra società) “il potere è detenuto da una classe dirigente che è riuscita a colonizzare l'immaginazione dei cittadini, trasformati prima in sudditi, poi in consumatori: di pillole, di programmi televisivi, di status symbol (il secondo schermo televisivo tanto desiderato da Linda).”
Tolti di mezzo i libri “gli individui sono "tutti uguali", secondo uno dei superiori del protagonista. Tutti uguali: certo, uguali al modello "regolare" proposto dalla televisione. Ma come sostenere che questa piatta uniformità favorisca la socialità delle persone? Sorpreso dalla moglie a leggere i libri sottratti al rogo, Montag le urla in faccia tutta la propria solitudine: "dietro ognuno di quei libri c'è una persona!"; come a dire che, nella vita di tutti i giorni, non ci sono (più) persone vere, autentiche.
L'uniforme dei pompieri elimina ogni possibile differenza, così come i vestiti dei civili, le loro case e quello che contengono: il conformismo imposto dall'alto, anche con la forza, ha come risultato la riduzione degli uomini a numeri (le tabelline ripetute ossessivamente nella scuola), controfigure di se stessi (la "cattura" di Montag), bersagli di un paternalismo ipocrita che li considera del tutto intercambiabili (la "partecipazione" di Linda alla commedia allestita dalla Grande Famiglia televisiva, che dà i brividi ora più che al tempo delle prime proiezioni, per comprensibili motivi).”
L'uniforme dei pompieri elimina ogni possibile differenza, così come i vestiti dei civili, le loro case e quello che contengono: il conformismo imposto dall'alto, anche con la forza, ha come risultato la riduzione degli uomini a numeri (le tabelline ripetute ossessivamente nella scuola), controfigure di se stessi (la "cattura" di Montag), bersagli di un paternalismo ipocrita che li considera del tutto intercambiabili (la "partecipazione" di Linda alla commedia allestita dalla Grande Famiglia televisiva, che dà i brividi ora più che al tempo delle prime proiezioni, per comprensibili motivi).”
M_AN'S FEELING
Adoro questo film, adoro Montag/Oskar Werner e Linda-Clarisse/Julie Christie.
C’è una sequenza del film (ricordiamolo, uscito nel 1966) che trovo di un’attualità sconvolgente, ed è quando Montag và a casa di Clarisse, l’istitutrice che lo ha indotto a scoprire i libri e quindi alla dissidenza, e la trova vuota e sigillata, ripulita dai pompieri che vi hanno trovato una vastissima biblioteca, ovviamente data alle fiamme.
Montag chiede notizie ad una vicina e questa, facendo notare che quella di Clarisse è l’unica casa senza antenna televisiva, dice “….erano diversi da noi, erano speciali…”!
I tratti in corsivo sono ripresi da una recensione di Stefano Selleri.